La preghiera di Gesù: una finestra nei desideri del cuore divino

Oggi riflettiamo sulla preghiera di commiato di Gesù (GV, 17,1b-11), un momento toccante in cui il Figlio si rivolge al Padre con desideri profondi che risuonano ancora oggi nei nostri cuori.

La preghiera che sentiamo oggi, in cui Gesù prega, è strutturata allo stesso modo della preghiera dell’sommo sacerdote secondo la tradizione ebraica. Nel giorno più santo dell’anno, gli ebrei si riuniscono per celebrare quello che chiamano Yom Kippur. Kippur significa letteralmente “coprire”, e l’idea è che l’amore di Dio sia invocato per purificare e coprire tutti i peccati di Israele. Chiamato anche giorno dell’espiazione, gli ebrei usano questo tempo per guardare profondamente nei loro cuori, scrutare le loro anime nella verità e pentirsi dei loro peccati. Per ristabilire il loro rapporto con Dio, si umiliano e ammettono le loro trasgressioni contro l’alleanza. È quindi un momento di conversione, di allontanarsi dalle bugie del passato e di lasciar andare qualsiasi ostacolo o attaccamento per ritornare a Dio. In questo momento il sommo sacerdote offre un capro sacrificale e poi nel tempio pronuncia il nome di Dio, l’unico momento durante tutto l’anno in cui è permesso pronunciare il nome di Dio, YHWH. Gesù utilizza la stessa forma della preghiera del sommo sacerdote ebraico nel suo discorso di commiato con i suoi discepoli.

Un’altra cosa da notare è nel suo ministero terreno, Gesù ci ha rivelato Dio in quattro modi: attraverso le sue azioni, i suoi insegnamenti, le sue conversazioni con gli altri e le sue preghiere. Qui nel capitolo 17, nel suo discorso di commiato ai suoi amici, Gesù utilizza il metodo di conversazione. Rivolgendosi a Dio in preghiera, Gesù coinvolge il Padre nella conversazione.

La preghiera di commiato di Gesù, nella forma di conversazione, è una preghiera che chiede a Dio determinate cose. Per cosa chiede Gesù al Padre quando prega? Per cosa chiediamo noi? Chiediamo le cose che desideriamo di più. Qui Gesù fa lo stesso, usando questa ultima preghiera come modo per esprimere i suoi desideri più profondi sia al suo Padre che a coloro che sono seduti intorno a lui. Questa preghiera finale è una finestra, una finestra che ci permette di guardare nelle profondità stesse del cuore di Gesù. Questa preghiera di commiato esprime con struggente intensità ciò che Gesù desidera di più, non solo per i suoi amati seguaci, ma anche per il resto dell’umanità. E, comprendendo il legame che esiste tra Gesù e Dio Padre, vediamo che i desideri che osserviamo nella preghiera di Gesù riflettono semplicemente gli stessi desideri che pulsano nel cuore stesso di Dio Padre.

In questa preghiera, Gesù pone quattro desideri davanti al suo Padre: chiede a Dio di glorificare il Figlio, di proteggere i discepoli, di santificare i discepoli e esprime il suo desiderio di avere questi discepoli per sé. Gesù prega il Padre per chiedere Gloria in modo che possa glorificare il Padre dando la vita eterna al suo popolo. La vita eterna è conoscere intimamente il Padre attraverso una profonda relazione personale d’amore. In questo modo la vita eterna non è qualcosa in cui entriamo quando moriamo ma è aperta per noi da sperimentare qui e ora. È la vera vita, la vita reale, la vita indistruttibile, il motivo per cui Gesù dice che chiunque crede in Lui non morirà mai. Conoscere Dio nel senso biblico significa diventare uno con Lui in comunione amorosa e diventare così pienamente vivi. Ecco perché i primi cristiani venivano chiamati “i viventi”. Avevano trovato Colui che era la via, la verità e la Vita.

In questa preghiera, Gesù non chiede solo per sé stesso, ma anche per noi. Chiede al Padre di proteggerci, di santificarci e di farci suoi. Nella preghiera di oggi, ci uniamo a Gesù nel rivolgerci al Signore con cuori aperti, esprimendo i nostri desideri più profondi. Chiediamo al Padre di proteggerci, di santificarci e di farci suoi, così come ha fatto Gesù. Come comunità di fede, impariamo da Gesù stesso a confidare nell’amore misericordioso del Padre. In questa santa Messa, affidiamo a Dio le nostre suppliche, certi che Egli ci accoglierà con amore e ci donerà la sua grazia. Amen.

✍️ Pathmos

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Patmos is a personal blog by Fr Jojin Elanjickal, a Syro-Malabar Catholic priest.
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1 Response to La preghiera di Gesù: una finestra nei desideri del cuore divino

  1. attilioopus says:

    Già, bello entrare da ora nella vita eterna, anche se “rimetti a noi i nostri debiti”

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